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La revisione Legale nelle nano - imprese

Aggiornamento: 14 feb 2020



Per venire incontro ai professionisti che si troveranno a ricoprire incarichi di revisione in contesti aziendali di dimensioni minori, il C.N.D.C.E.C ha presentato il documento, titolato “La revisione legale delle nano-imprese. Riflessioni e strumenti operativi”, in consultazione dal 6 novembre 2019.

Il documento, che si compone di quattro capitoli, definisce le prassi operative da mettere in atto nella revisione delle imprese di minori dimensioni, approfondendo gli aspetti connessi alla pianificazione, alla determinazione della significatività generale e operativa e alla definizione delle procedure di risposta al rischio. Tale metodologia si va ad aggiungere a quella messa a punto dallo stesso C.N.D.C.E.C nel documento “Approccio metodologico alla revisione legale affidata al collegio sindacale nelle imprese di minori dimensioni”, diffuso nel 2018.

Nella definizione di “nano-imprese” sono comprese società aventi parametri di bilancio ridotti e caratteristiche strutturali improntate su una scarsa separazione delle funzioni, una forte ingerenza della proprietà nell’amministrazione e, in molti casi, l’esternalizzazione della contabilità.

Proprio con riferimento a quest’ultimo il documento dedica ampia parte all’esame delle procedure di revisione previste nei casi in cui le nano-imprese abbiano esternalizzato la tenuta della contabilità e i connessi adempimenti, anche di natura fiscale, nonché le fasi rilevanti del processo di predisposizione dell’informativa finanziaria presso un fornitore di servizi.


I rapporti tra revisore e professionisti

Considerato che la maggior parte delle nano-imprese non dispone di una struttura interna è dunque fondamentale regolare i rapporti tra revisore e professionisti, solitamente dottori commercialisti, incaricati della tenuta delle scritture contabili.

In quest’ambito il revisore dovrà fare riferimento al principio di revisione ISA Italia 402, che tratta delle responsabilità del revisore dell’impresa utilizzatrice dei servizi esternalizzati.

Secondo tale principio il revisore deve valutare la natura dei servizi esternalizzati e del loro effetto sul controllo interno dell’impresa.

Il revisore deve quindi comprendere le modalità di interazione tra la società e lo studio professionale che svolge gli adempimenti contabili, fiscali e di bilancio, approfondendo i flussi documentali e di scambio delle informazioni tra le funzioni coinvolte nel processo di elaborazione del bilancio. Per altro verso è opportuno che gli studi professionali, in un’ottica di collaborazione, si organizzino per gestire i rapporti con i revisori incaricati.

Per supportare tali attività il documento è corredato di una serie di strumenti operativi di ausilio per i professionisti incaricati dell’attività di revisione delle nano-imprese. In particolare, vengono forniti modelli di: lettera di attestazione; questionario per la comprensione dei servizi prestati dai fornitori di servizi; memorandum sugli esiti del lavoro svolto; lettera d’incarico professionale per la tenuta della contabilità e degli adempimenti fiscali e del lavoro.

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